I sensi ai tempi del Corona virus
La perdita del senso dell’olfatto e del gusto potrebbe essere uno dei sintomi che si manifestano con l’infezione da coronavirus Sars-CoV-2.
Il dottor Hendrik Streeck, virologo di Bonn in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine, dice di aver riscontrato questa caratteristica tra i pazienti risultati positivi ai test. «Di quasi tutte le persone infette che abbiamo intervistato (e si tratta di un centinaio, ndr), almeno i due terzi hanno riferito di aver perso il senso dell’olfatto e del gusto per più giorni — racconta.
Uno delle conseguenze del Covid-19 è “la riduzione della percezione di gusto e olfatto”, caratteristica “che persiste tuttora, a distanza di settimane”.
Fonti: Corriere.it e Ilgiornale.it
Forse.. anzi.. sicuramente è una delle conseguenze meno gravi, rispetto a quello di cui veramente si può soffrire nel fisico, nell’animo e nel cuore durante questa emergenza.
Ma la prospettiva di perdere gusto e olfatto, seppur per pochi giorni o qualche settimana, mi ha fatto riflettere.
Noi, grandi appassionati di vino, sappiamo quanto questi due sensi siano importanti, anche se in realtà sono quelli meno attivi se li confrontiamo con tatto, vista e udito. E in quest’ottica, di una situazione seppur momentanea, in cui ognuno di noi potrebbe perdere il gusto e l’olfatto, ho pensato di riproporre alcuni articoli che avevo scritto in un momento non sospetto, nel lontano 2011, su una piccola ma graziosa rivista locale.
Si tratta di una serie di quattro articoli di cui i primi due sono dedicati proprio all’olfatto. Parole scritte da una appassionata, non esperta, ma allenata, che ha cercato attraverso la propria formazione continua e piccoli o grandi progetti di portare l’educazione dei sensi sia a scuola, durante le lezioni tenute con i ragazzi, sia nelle degustazioni fatte nelle mie esperienze.
Quando tutto diventa superfluo, quando le priorità, quelle vere, vengono rimesse al loro posto, perché tutto il resto viene dopo, può essere interessante in questa nuova quotidianità capire come mangiamo e come beviamo, non dal punto di vista fisiologico, ma dal punto di vista edonistico, del piacere del mangiare e del piacere del bere.
Un momento che si trasforma in condivisione, conoscenza, cultura, amatoriale o professionale che sia.
Buona lettura!